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RBI – “Nuovo regolamento WR per mischie più veloci?”

A cura di Rugby Box Ita

Uno dei temi più caldi del rugby mondiale in questo periodo è quello delle mischie chiuse e il relativo troppo tempo perso durante queste fasi di gioco. Infatti in media nelle partite di alto livello vengono giocati effettivamente(ball in play) solamente 35 minuti circa su un totale di 80,cioè meno della metà.

Complici infortuni,decisioni arbitrali,calci piazzati e altre pause forzate che fanno durare le partite fino a due ore. La causa principale di questa perdita di tempo deriva dalla preparazione alla mischia,più gli eventuali reset. Mediamente dal momento in cui l’arbitro chiama una mischia al momento dell’introduzione della palla passa quasi un intero minuto. Queste pause possono essere utili per i giocatori in campo che hanno il tempo di riprendere fiato,ma non lo sono sicuramente per il pubblico,in particolare per i tifosi inesperti che con tutti questi stop rischiano di annoiarsi e di allontanarsi dal rugby.

Ad evidenziare questo problema del gioco ci ha pensato il coronavirus. Infatti World Rugby ha proposto delle nuove regole,che riguardano mischia,ruck e maul per limitare il contatto fisico,facilitando la ripresa dei campionati. Alcune delle proposte per la mischia circolavano già da qualche mese e finalmente si sono concretizzate. World Rugby si è concentrata soprattutto sull’annullamento dei reset e sull’impossibilità di scegliere una mischia dopo un calcio di punizione o calcio libero. Al posto dei reset verrebbe assegnato un tap kick(calcio di punizione veloce) alla squadra che ha l’introduzione. World Rugby ha forse però tralasciato la proposta più interessante,cioè quella di inserire un orologio per le mischie,assegnando massimo 30 secondi per svolgerne una. Comunque la proposta di annullare i reset sarebbe interessante per velocizzare il gioco,non andando contro le tradizioni. Mentre quella di non concedere la possibilità di optare per una mischia dopo un calcio di punizione a favore toglierebbe molte possibilità di andare a marcare,modificando le ripartenze da fase statica troppo radicalmente.

Lo stesso si può dire per le proposte riguardanti maul e ruck,che vanno contro l’essenza del rugby union. Tuttavia un massimo di 30 secondi per le mischie e l’annullamento dei reset spingerebbe il rugby verso una dinamicità e velocità,che saprebbero intrattenere e reclutare nuovi tifosi,prediligendo specialmente in prima linea dei giocatori più atletici e più adatti al gioco aperto,che trasformerebbe il rugby in uno sport più spettacolare. Questo periodo di ripresa post-pandemia sarebbe perfetto per sperimentare queste nuove regole,ma sembra invece che il Super Rugby Aotearoa(Nuova Zelanda) e quello australiano(gli unici due campionati che hanno ufficializzato l’inizio) non siano interessati a queste proposte per la mischia. Infatti i neozelandesi hanno già annunciato dei cambiamenti del regolamento,che sembrano però buttati la tanto per far vedere che si è cambiato qualcosa. Infatti hanno optato per il “golden point”,cioè 10 minuti aggiuntivi se la partita dovesse finire in pareggio,in cui la prima squadra che segna dei punti vince il match. E hanno introdotto la possibilità di sostituire un giocatore espulso con un altro dopo 20 minuti. Nonostante queste decisioni della federazione neozelandese,siamo fiduciosi che nei prossimi anni qualcosa possa cambiare per il bene del rugby.

A cura di Rugby Box Ita

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